Il mercato dell’energia sta vivendo una fase particolare: nonostante le tensioni geopolitiche e i cambi dei flussi di mercato, i prezzi di gas e petrolio rimangono sorprendentemente bassi. Cosa sta succedendo? E soprattutto, potrebbe essere un buon movimento per muoversi a livello di investimenti?
1. Il Gas Naturale in Europa: Un Calo Inaspettato
Negli ultimi mesi, il prezzo del gas in Europa è crollato, toccando minimi intorno ai 30 €/MWh, ben lontano dai costi visti negli ultimi mesi. Dall’interruzione dei flussi russi attraverso gasdotti, il prezzo non è più tornato a quei valori. Le motivazioni le abbiamo affrontate in diversi articoli.
Perché il Prezzo Era Così Basso?
- Scarsa domanda industriale europea: L’Europa sta registrando livelli di decrescita industriale continuativi. Tale elemento sta contraendo fortemente la domanda di gas naturale sul mercato. Gli investimenti nella difesa potrebbero, forse, rilanciare parte di questa domanda;
- Cina in affanno: L’attore mondiale economico più importante rimane la Cina. Una difficoltà nell’economia cinese rallenta la richiesta di navi GNL ai loro porti e permette una maggiore disponibilità sul mercato. Una ripartenza del mercato cinese, combinata con un’estate più calda del solito potrebbe incrementare la richiesta e far risalire i prezzi.
La Svolta: Addio al Gas Russo
Recentemente, l’UE ha confermato l’intenzione di bloccare definitivamente le importazioni di gas russo (oggi rimane intorno al 13%). Questo ha causato un lieve rialzo (di seguito il prezzo al TTF con indicato il momento della proclamazione. Nonostante questo il prezzo si attesta ancora al di sotto dei 35 €/MWh.
Viene talvolta da domandarsi per quale motivo vengano fatte certe proclamazioni che aumentano le tensioni dei prezzi del gas per l’Europa. Con un’industria europea in affanno totale da molto tempo, non si comprendono le decisioni che sembrano incrementare queste difficoltà. Allontanando dal mercato le industrie del “Vecchio continente” per scarsa competitività, dovuta a prezzi energetici fuori mercato.
Cosa Aspettarsi? Se l’Europa dovrà sostituire completamente il gas russo, i costi potrebbero salire. L’affidamento al GNL è sempre di maggior importanza, ma la concorrenza rimane forte e l’offerta non è ancora al livello necessario. Nonostante ciò, per ora, il mercato sembra sottovalutare il rischio.

Rappresentazione del prezzo del gas al TTF (Amsterdam), che è il miglior indicatore per il prezzo del gas europeo. Sull’asse delle ascisse si vede l’intervallo temporale dal 1° maggio 2025 fino al 9 maggio, mentre sulle ordinate è presente il prezzo in €/MWh.
2. Petrolio: L’OPEC+ e la Mossa Strategica
A inizio settimana, l’OPEC+ ha annunciato un aumento della produzione a partire da ottobre, causando un calo immediato dei prezzi del greggio (di seguito un’immagine indicativa della riduzione del prezzo il lunedì dopo l’annuncio avvenuto sabato 03/05). In un articolo precedente raccontavamo l’importante ruolo dell’OPEC+, un suo spostamento a favore di maggiori o minori produzioni sbilancia il mercato, e non poco. Ma come mai questa decisione?
Si ventilano ipotesi di una mossa contro lo shale americano:
- Abbassando i prezzi per rendere meno redditizi i produttori statunitensi. Questi produttori hanno costi fissi molto maggiori, essendo una tecnologia più invasiva e meno “comoda”. Questa mossa li costringerebbe a ridurre l’output.
- Controllare il mercato: L’OPEC+ vuole evitare un eccesso di offerta, ma al tempo stesso limitare la concorrenza.

L’andamento del prezzo al WTI nei primi dieci giorni di maggio, con evidenziato il momento del calo in conseguenza all’annuncio dell’OPEC+ di aumentare la produzione giornaliera.
Il Segnale dai Rendimenti dei Treasury
Un altro dato interessante è il divario record tra il rendimento dei Treasury USA a 30 anni e il prezzo del petrolio. Storicamente, quando questo spread si allarga, può anticipare una ripresa della domanda e quindi un possibile rialzo dei prezzi dell’energia.
3. Cosa Fare Ora? Opportunità per Giovani Investitori
- Gas: Se l’Europa dovrà trovare fornitori alternativi, il prezzo potrebbe salire. Senza togliere importanza al fatto che, gli stoccaggi europei, presentano un valore di riempimento al di sotto della media degli ultimi anni per questo periodo;
- Petrolio: L’OPEC+ potrebbe continuare a giocare con l’offerta. Un ulteriore calo potrebbe essere un’occasione di acquisto prima di un eventuale rimbalzo;
- Tensioni India-Pakistan: ne abbiamo già parlato in un articolo recente. Le tensioni in stati forti consumatori di petrolio e gas naturale, sopratutto l’India, potrebbero mettere pressione sui mercati.
Conclusione: I mercati energetici sembrano sopravvalutare la stabilità attuale. Chi investe con orizzonti medio-lunghi potrebbe trovare opportunità interessanti.
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Questo articolo è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Si consiglia di consultare un professionista qualificato prima di prendere decisioni di investimento.