Risorse interne e dipendenza
L’Italia è un paese con poche risorse naturali di combustibili fossili. Questo significa che dipende in larga misura dalle importazioni di gas per soddisfare il proprio fabbisogno energetico. La mancanza di autosufficienza rende il nostro Paese vulnerabile alle fluttuazioni di prezzo e ai cambiamenti geopolitici che interessano i fornitori esteri.
Come funziona il prezzo del gas?
Il gas, come molte altre materie prime (o commodities), è soggetto a dinamiche che vanno oltre la semplice logica della domanda e offerta locale. I prezzi vengono stabiliti nei mercati internazionali, dove le fluttuazioni dipendono da vari fattori, come:
- Eventi geopolitici e climatici, che possono alterare drasticamente l’equilibrio tra domanda e offerta;
- Andamento della domanda globale (soprattutto da economie come Cina e Stati Uniti) – vedi articolo specifico;
- Capacità di estrazione dei maggiori produttori di gas (come Russia, Qatar e Stati Uniti) – vedi articolo specifico.
Di seguito è rappresentato l’andamento del prezzo del gas in Italia, Punto di Scambio Virtuale, dal 2011 ad oggi. E’ possibile notare la riduzione dei costi nel periodo di bassa domanda del Covid e la successiva esplosione durante le tensioni per gli approvvigionamenti.

Contratti a Lungo Termine o Prezzo di Mercato?
Un elemento chiave nella determinazione del prezzo è il tipo di contratto utilizzato per l’acquisto del gas:
- Contratti a lungo termine: Offrono stabilità, perché il prezzo viene fissato in anticipo per un periodo prolungato. Questo approccio protegge i consumatori da improvvisi aumenti di prezzo, ma limita la flessibilità.
- Prezzo di mercato: Quando le forniture vengono acquistate sul mercato spot (in tempo reale), i prezzi sono strettamente legati alle oscillazioni globali. Questo è il caso che spesso provoca volatilità per le nazioni che non possono o non vogliono impegnarsi in contratti a lungo termine.
Stoccaggi
Il gas naturale non viene solo estratto e consumato, ma può essere anche accumulato in appositi punti di stoccaggio (maggiori dettagli nell’articolo). Questo processo permette ai Paesi importatori, come quelli europei, di gestire meglio i flussi di gas.
Gli stoccaggi servono a:
- Bilanciare la domanda stagionale: In inverno la domanda aumenta, e avere riserve consente di coprire le esigenze dei consumatori.
- Sfruttare prezzi più bassi in estate: Durante i mesi estivi, i prezzi del gas sono generalmente più convenienti. Questo consente di acquistare e immagazzinare risorse per risparmiare.
Gli stoccaggi non sono solo una riserva di sicurezza, ma giocano un ruolo chiave nel determinare i prezzi. Infatti:
- Stabilizzano i mercati: Accumulare gas in periodi di bassa domanda aiuta a evitare picchi di prezzo durante l’alta stagione.
- Offrono un’alternativa ai flussi tradizionali: Oleodotti e GNL (vedi articolo dettagliato) sono influenzati da fattori geopolitici, mentre lo stoccaggio offre un cuscinetto contro queste variabili.
Conclusione
La volatilità del prezzo del gas in Italia è il risultato di fattori strutturali, come la dipendenza dalle importazioni, e di eventi geopolitici recenti, come l’interruzione delle forniture russe (interruzione con fine anno 2024). Per i giovani investitori, comprendere le varie diramazioni che determinano il prezzo finale può far identificare le migliori opportunità di investimento.
Fatti un’idea rispetto all’approvvigionamento nazionale guardando l’articolo dettagliato.
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Disclaimer
Questo articolo è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Si consiglia di consultare un professionista qualificato prima di prendere decisioni di investimento.