Conflitto Israele-Iran: cosa succede alle bollette?

Introduzione

Le crescenti tensioni tra Israele e Iran stanno andando a rendere instabile un mercato globale delle commodities già molto fragile. Un’escalation del conflitto potrebbe far schizzare alle stelle i prezzi di luce e gas, con effetti immediati su famiglie e aziende in Europa e Italia.

Come abbiamo ben specificato in articoli precedenti, molte commodities subirebbero conseguenze da questa crisi politico-militare.

Perché il Conflitto Israele-Iran influisce sui prezzi dell’energia?

L’area mediorientale è una grande esportatrice di combustibili fossili. Oltre a questo è anche in un punto strategico per il passaggio delle merci e di questi combustibili. Tensione nell’area vanno a ridurre le capacità produttive, quelle di trasporto e quelle di passaggio per navi provenienti da altre aree.

Attraverso il famoso Stretto di Hormuz, famoso perchè l’ho citato in molti articoli precedenti in tempi meno sospetti, passa circa il 20% dl petrolio mondiale e l’80% del GNL prodotto dal Qatar.

Se il conflitto interessasse sia la produzione che i passaggi geografici le conseguenze verrebbero subite dal petrolio, dal gas e, per caduta, dall’energia elettrica.

Effetti su Luce e Gas in Europa e Italia

1. Rincaro delle Bollette per Famiglie e Imprese

Considerando quanto detto in precedenza e considerando che l’energia elettrica in Italia è gran parte prodotta tramite impianti termoelettrici a gas, con l’incremento del prezzo del gas salirebbe anche il costo dell’energia elettrica. La crisi russo-ucraina ha creato una situazione dei prezzi veramente impensabile, ma non sembra che il mercato sia pronto ad assorbire una tensione come quella mediorientale.

L’Europa, essendo fortemente dipendente dall’estero per l’importazione di gas, sarebbe molto esposta a tale rischio. Il prezzo al TTF potrebbe ritornare a prezzi del 2022, oltre i 150 €/MWh per il gas (quattro volte il prezzo attuale) e l’energia elettrica anche oltre i 0,40 €/kWh (il triplo dell’attuale).

Anche l’aumento del prezzo del petrolio, toccando tutti i trasporti, andrebbe a incrementare i costi di tutti i beni. Infatti, tutto quelle che utilizziamo viene trasportato tramite mezzi che utilizzano direttamente, o indirettamente, benzina/gasolio.

Cosa si può fare per limitare i rischi di tali aumenti?

🔹 Bloccare il prezzo della luce e gas con offerte a prezzo fisso. Guardando sul sito istituzionale di Arera ilportaleofferte.it si può valutare le migliori offerte senza sottostare a pubblicità invasive o proposte poco chiare.

Infatti si tratta di un sito controllato dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che non ha alcun conflitto di interesse, essendo regolamentato dallo stato.

Se bloccassi adesso su quali prezzi potrei essere?

In questo momento (sera del 14/06/2025) ho visto offerta che parlano di 0,35 €/Smc per il gas e 0,13 €/kWh per l’energia elettrica.
Non so i prezzi migliori che esistano, però, considerando il rischio che si correrebbe nel caso in cui toccassero prezzi doppi o tripli, forse vale la pena considerare di sottoscrivere tali offerte.
Nel caso abbiate bassi consumi, ricordate di considerare anche i costi fissi come quelli di commercializzazione. Infatti, anche se risparmiate qualche centesimo sullo Smc di gas, potreste giocarvi quanto risparmiato con un costo di commercializzazione di 180€/anno invece che di 90€/anno.

Conclusioni: Cosa Aspettarsi nei Prossimi Mesi?

✔ Se il conflitto resta limitato, l’impatto potrebbe essere temporaneo e forse riassorbibile in poche settimane;
✔ Se invece si espande, il rischio è un nuovo shock energetico con bollette più care e una situazione come quella del conflitto russo-ucraino.

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Questo articolo è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Si consiglia di consultare un professionista qualificato prima di prendere decisioni di investimento.

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