Il Trend Attuale: Prezzi in Diminuzione
Negli ultimi mesi, il prezzo del gas in Europa e a livello globale ha registrato un netto calo. Solo osservando l’immagine seguente si può osservare un andamento ribassista negli ultimi tre mesi. Da circa 57 a 32 €/MWh al TTF nel giro di tre mesi. Sotto i 30 €/MWh negli ultimi due anni si è visto solo a Febbraio 2024.
Questo declino è dovuto a:
- Minore domanda per l’inverno mite e la riduzione dei consumi industriali;
- Buone disponibilità di GNL (gas naturale liquefatto) da Stati Uniti e Qatar;
- Situazione geopolitica “stabile”: al momento tante situazioni sul filo del rasoio (Ucraina, Medio Oriente e Sud-Est Asiatico).

L’andamento del prezzo del gas per quanto riguarda il periodo di maggio 25 (MAY25), considerando da 3 mesi a questa parte.
Perché il Calo Potrebbe Essere Temporaneo?
Nonostante la situazione attuale, diversi fattori potrebbero invertire la tendenza:
1. Tensioni Geopolitiche in Medio Oriente ed Europa
- Conflitti in Ucraina e Medio Oriente potrebbero interrompere i flussi di gas. Lo stretto di Hormuz (dove passa l’80% del GNL prodotto dal Qatar di cui l’Europa è grande acquirente) e il Turkstream (punto di passaggio del gas russo verso l’Europa oggetto di attacchi e minacce da parte dell’Ucraina). La recente esplosione nel porto dell’Iran sarà sicuramente una casualità. Ma la tempistica dell’avvenimento, mentre sono in corso gli incontri USA-IRAN è allarmante, se non sospetta;
- Sanzioni e riduzione delle forniture russe: nel caso le tensioni commerciali salissero e venisse prevaricato l’acquisto di GNL russo a molti attori mondiali, la richiesta verso alcuni esportatori crescerebbe facendo salire il prezzo per l’Europa.
2. Stoccaggi non ancora al sicuro per il prossimo inverno
- L’Europa ha dei limiti indicativi di riempimento degli stoccaggi (articolo per maggiori dettagli). Il livello attuale è al di sotto della media degli anni passati, di conseguenza la richiesta andrà a crescere fortemente nel breve termine per poter ovviare alle necessità per l’inverno 2025-26;
- Se in combinazione con la necessità del punto sopra, l’Europa si trovasse la crescita di domanda asiatica di GNL, la concorrenza nelle forniture sarebbe molto forte e porterebbe ad una rapida salita dei prezzi.
3. Ripresa economica e interrogativa metereologica
- Un eventuale rimbalzo dell’industria pesante (prima fra tutti la Germania) potrebbe far salire i consumi;
- Eventi climatici oltre la norma (estati calde o inverni rigidi) porterebbero a maggior domanda energitica;
- Poca disponibilità delle energie rinnovabili spingerebbero l’Europa a far riferimento ad altre fonti per la generazione di energia elettrica, prima fra tutte il gas.
Cosa Aspettarsi nei Prossimi Mesi?
Considerando le molte incognite presentate ai punti precedenti, si potrebbe aspettarsi una risalita dei prezzi. Anche se i prezzi dovessero calare, non lo farebbero oltre i 25 €/MWh, se invece dovessero salire potrebbero toccare prezzi difficili da prevedere. Riassumendo, conviene bloccare leggermente più in alto ora, a costo di pagare il gas un 20% in più. Piuttosto che rimanere a “spot” e trovarsi a pagare il gas più del doppio.
Consigli per Consumatori e Investitori
- Famiglie e imprese: approfittare dei prezzi bassi per osservare i contratti a prezzo fisso (in Italia il prezzo di riferimento è il PSV che è a €/Smc, invece il TTF è in €/MWh, tra i due vi è una differenza di unità di misura e di costi fissi pari a circa il 13%. O meglio, se si vuole fare un parallelismo per capire le offerte in Italia, bisogna moltiplicare il prezzo al TTF per 1,13);
- Trader energetici: monitorare le scorte europee e le tensioni geopolitiche per anticipare nuovi rialzi ed entrare al momento giusto (articolo con i migliori TTF).
Conclusione
Il calo del prezzo del gas è una buona notizia momentanea, ma la situazione rimane fragile. L’Europa deve continuare a diversificare le fonti e accelerare la transizione energetica per ridurre la dipendenza esterna.
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