La Cina blocca l’acquisto di GNL USA

La Cina blocca l’acquisto di GNL USA

La sfida legata all’apertura dei dazi da parte del governo americano con la Cina sembra appena iniziata. Infatti, dopo il colpo a Boeing, ora la Cina ha deciso di muoversi su un altro importante elemento. La Cina ha appena sospeso gli acquisti di GNL (gas naturale liquefatto) dagli Stati Uniti. Una mossa che potrebbe scuotere i mercati energetici globali. Difficile non vedere lo strano tempismo tra questa mossa cinese e la richiesta USA, durante l’incontro con Meloni (articolo), di incrementare l’import. Ma come gli USA devono piazzare il loro gas la Cina lo deve rimpiazzare. Il potenziamento del “Power of Siberia” sembra rispondere a questa necessità nipponica. Come reagirà il prezzo del gas e quali opportunità (o rischi) si aprono?

Effetti sul Mercato Globale del Gas

1. Prezzo del GNL in calo e volatilità

Una maggiore offerta di GNL sugli oceani potrebbe andare a ridurre i prezzi nel breve termine. Un grande importatore in meno come il mercato cinese, sicuramente destabilizza gli equilibri commerciali. Saprà l’Europa sfruttare questa apertura per poter acquistare gas GNL a un prezzo minore? Dando ormai per defunta, almeno nel breve, la pista russa tramite gasdotti. Riassumendo:

  • USA: GNL in eccesso → prezzi potrebbero scendere (riferimento del prezzo: Henry Hub);
  • Europa: Incrementa l’acquisto potendo influenzare i prezzi, però l’acquisto europeo non è comparabile con quello cinese al momento;
  • Asia: Se la Cina si rivolge a Russia e Qatar, i prezzi potrebbero invertire la discesa;
  • Asia: Come sopra, se altre nazioni (India e Giappone in primis) andassero a voler approfittare del GNL americano il prezzo potrebbe risalire;
  • Medio Oriente: le tensioni in un’area molto calda come quella mediorientale potrebbero destabilizzare l’intero mercato. Ricordiamo che molto del GNL mondiale è prodotto di Qatar. Se lo stretto di Hormuz dovesse diventare un punto complicato il mercato lo mostrerebbe.

Conclusione: Mercato in Movimento

La mossa della Cina non è dirompente, in quanto le quantità che stava ormai acquistando erano già basse. Ma cambia gli equilibri del gas globale.

  • Short-term: Possibile calo dei prezzi.
  • Long-term: Dipenderà dalle politiche energetiche cinesi e dalla domanda asiatica.

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