Gli ETF (Exchange Traded Funds) sono strumenti di investimento sempre più popolari tra i giovani investitori grazie alla loro semplicità, diversificazione e costi contenuti. Tuttavia, molti si chiedono quale sia il momento giusto per investire e quale strategia adottare: investire subito una somma totale o optare per un piano di accumulo? In questo articolo analizzeremo le due opzioni, i loro pro e contro, e vedremo quale strategia è più vantaggiosa secondo le statistiche.
Perché Investire in ETF?
Gli ETF offrono una serie di vantaggi:
- Diversificazione: Con un solo ETF è possibile investire in centinaia o migliaia di aziende.
- Bassi costi: Le commissioni di gestione sono generalmente inferiori rispetto ai fondi comuni tradizionali.
- Flessibilità: Gli ETF sono negoziati in Borsa, il che li rende facilmente accessibili e vendibili.
Grazie a questi benefici, gli ETF rappresentano una scelta ideale per i giovani investitori che cercano di costruire un portafoglio diversificato senza costi eccessivi. Per approfondire leggi ad esempio: I Rendimenti dei Principali ETF
Investire Subito o Piano di Accumulo?
Quando si decide di investire in ETF, ci sono due modalità principali:
- Investimento totale immediato: Si investe subito l’intera somma disponibile.
- Piano di Accumulo (PAC): Si investe una somma fissa a intervalli regolari (es. mensili).
Ognuna di queste opzioni ha vantaggi e svantaggi.
Investimento Totale Immediato
Pro:
- Massimizzazione del tempo sul mercato: Investire subito significa sfruttare al massimo il potenziale di crescita del mercato.
- Costi minori: Si risparmiano le commissioni periodiche legate all’acquisto regolare di ETF.
Contro:
- Rischio di timing sbagliato: Investire tutto subito espone al rischio di entrare sul mercato in un momento sfavorevole (es. prima di un calo significativo).
Piano di Accumulo (PAC)
Pro:
- Riduzione del rischio di timing: Investire a intervalli regolari aiuta a compensare le fluttuazioni del mercato, acquistando più quote quando i prezzi sono bassi e meno quando i prezzi sono alti.
- Disciplina finanziaria: Il PAC impone una regolarità negli investimenti, utile soprattutto per chi tende a procrastinare.
Contro:
- Meno tempo sul mercato: Investendo gradualmente, una parte del capitale resta non investita, riducendo il potenziale di rendimento.
- Costi maggiori: Le commissioni di acquisto periodiche possono incidere sul rendimento complessivo.
Cosa Dice la Statistica?
Studi condotti da Vanguard (fonte: Vanguard Research) mostrano che l’investimento totale immediato è statisticamente più redditizio rispetto al PAC in circa il 66% dei casi. Questo perché i mercati tendono storicamente a crescere nel lungo termine. Tuttavia, per gli investitori più avversi al rischio, il PAC rimane una strategia valida per mitigare le oscillazioni a breve termine.
Esempio Pratico 1 – breve/medio termine
Immaginiamo tre investitori, Marco, Anna e Giovanni, che decidono di investire nel 2002 con un capitale di 10.000 € nell’indice S&P 500:
- Marco: investimento suddiviso con un PAC mensile di circa 278 € per 36 mesi a partire da Gennaio 2002.
- Anna: investimento totale immediato a Gennaio 2002.
- Giovanni: ritiene che non è il momento giusto e rimanda l’investimento totale immediato a Gennaio 2003.
Anno | Rendimento Indice S&P 500 | Metodo Marco (PAC mensile dal 2002) | Metodo Anna (10.000 € investiti nel 2002) | Metodo Giovanni (10.000 € investiti nel 2003) |
---|---|---|---|---|
2002 | -21,6% | -11,9% (-591 €) | -21,6% (-2.160 €) | N/A |
2003 | +28,2% | +14,7% (+1.459 €) | +28,2% (+2.210 €) | +28,2% (+2.820 €) |
2004 | +10,7% | +10,7% (+1.222 €) | +10,7% (+1.307 €) | +10,7% (+1.372 €) |
Il rendimento iniziale dell’indice è stato negativo per poi recuperare nei due anni successivi. Alla fine del periodo:
- Marco ha raggiunto 12.641 €, con una crescita più graduale ma meno impattata dalle fluttuazioni negative iniziali.
- Anna ha raggiunto circa 11.357 €, grazie al recupero delle perdite iniziali e alla crescita successiva.
- Giovanni, entrando sul mercato in un momento più favorevole, ha ottenuto circa 14.192 €.
Questo esempio mostra come il timing possa influire sui rendimenti a breve termine, ma nel lungo termine i risultati tendono a convergere.
Se considerassimo un orizzonte temporale ancora più lungo, di 10 o 20 anni, quanto il momento di ingresso nel mercato conterebbe ancor meno. Vediamo allora in un altro esempio come un investimento immediato possa quasi sempre essere vincente nel lungo termine.
Esempio Pratico 2 – medio/lungo termine
Per questo esempio abbiamo scelto un orizzonte temporale lungo ma molto un momento di ingresso molto sfavorevole. L’investimento unico partirà quindi molto svantaggiato per poi recuperare grazie a un buon rendimento medio dell’indice e all’interesse composto.
Ecco un grafico che rappresenta un investimento di 24.000 € nel 2000, il peggior momento degli ultimi 25 anni per investire mercato, contro un PAC di 1.000 € suddiviso su 24 anni:
Valori finali nel 2024:
- Investimento unico di €24.000: €153.791,95
- Piano di risparmio (€1.000/anno): €111.933,49
Quale Modalità Scegliere?
La scelta dipende principalmente da:
- La tua tolleranza al rischio: Se sei disposto ad accettare le fluttuazioni del mercato, l’investimento immediato potrebbe essere la scelta migliore. Se invece temi le perdite nel breve termine, il PAC è una soluzione più prudente.
- La tua somma iniziale: Se hai a disposizione una somma significativa, potrebbe essere utile investire subito. Se invece disponi di piccole somme regolari, il PAC è più adatto.
- L’orizzonte temporale: Più lungo è il tuo orizzonte di investimento, meno importa il timing iniziale. Nel lungo termine, i mercati tendono a crescere.
Consigli Pratici per Investire in ETF
- Inizia il prima possibile: Il tempo è un alleato fondamentale per sfruttare l’interesse composto.
- Automatizza il processo: Se scegli il PAC, imposta bonifici automatici per evitare dimenticanze.
- Diversifica: Scegli ETF che coprano diversi settori e aree geografiche.
- Riduci i costi: Confronta le commissioni di gestione e di acquisto per massimizzare i rendimenti.
Conclusioni
Investire in ETF è una scelta intelligente per i giovani investitori, grazie ai costi contenuti e alla diversificazione. La strategia migliore dipende dalla tua tolleranza al rischio e dalle risorse disponibili. Se cerchi rendimenti ottimali nel lungo termine, l’investimento immediato è spesso la soluzione migliore. Tuttavia, il PAC è una valida alternativa per chi vuole ridurre il rischio di fluttuazioni a breve termine.
In caso tu decidessi di procedere con un PAC, è bene valutare un’alternativa temporanea per i tuoi soldi come un conto deposito con interessi sulle somme non vincolate. In questo modo proteggerai comunque, almeno in parte, i tuoi soldi dall’inflazione.
Hai già iniziato a investire in ETF? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!
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Disclaimer
Questo articolo è fornito esclusivamente a scopo informativo e non costituisce consulenza finanziaria. Si consiglia di consultare un professionista qualificato prima di prendere decisioni di investimento.